Internazionalizzazione e rischi politici; la sfida delle assicurazioni
Trasferire i rischi politici a livello internazionale è fondamentale per aziende e investitori che operano in contesti globali, specialmente in paesi con instabilità politica, economica o sociale.
Questi rischi possono includere espropriazioni, guerre, rivolte, cambiamenti normativi improvvisi, inadempienze sovrane e restrizioni valutari.
Abbiamo chiesto al nostro AD un parere sulle migliori strategie per mettere in cassaforte il proprio piano di internazionalizzazione.
In primis è bene valutare una polizza ad hoc che copra i rischi politici (PRI - Political Risk Insurance):
Compagnie assicurative specializzate e agenzie multilaterali offrono polizze che coprono rischi come:
- Esproprio o nazionalizzazione.
- Inconvertibilità o restrizioni valutarie.
- Inadempienza sovrana su contratti.
- Interruzione dell'attività aziendale a causa di guerre o rivolte.
In Italia abbiamo prodotti ottimi prodotti come quelli di Allianz, Zurich e del colosso americano Chubb ma possiamo accedere anche a servizi di agenzie multilaterali come MIGA (Agenzia Multilaterale di Garanzia degli Investimenti, parte della Banca Mondiale) e, in particolar modo per il rischio politico sui pagamenti, ad agenzie nazionali di credito all'esportazione come SACE (Italia) o OPIC/DFC (USA).
La strategia migliore rimane ovviamente sempre quella della mitigazione del rischio attraverso la diversificazione geografica per ridurre la dipendenza da un singolo mercato o paese ad alto rischio.
Espandere le operazioni in regioni politicamente stabili per bilanciare eventuali perdite in mercati instabili.
Un'altra tecnica di successo che abbiamo visto applicare negli anni è quella di stringere accordi con partner locali.
Collaborare con partner locali per condividere il rischio e beneficiare della loro conoscenza del contesto normativo e politico.
Stringere joint venture che garantiscano una maggiore protezione contro l'esproprio o azioni unilaterali dei governi.
Non ultima è da considerare la possibilità di usufruire di garanzie da istituzioni internazionali.
Collaborare con organizzazioni internazionali o istituzioni finanziarie che possono fornire garanzie contro i rischi politici come ad esempio, le banche di sviluppo regionali possono offrire prestiti o garanzie per progetti specifici.
E' possibile accedere a programmi di garanzia offerti dai governi per sostenere le imprese nazionali che operano all'estero.
Ad esempio in Italia, SACE offre assicurazioni e garanzie contro rischi politici per progetti internazionali.
E' importante poi garantirsi attraverso l'utilizzo di derivati e strumenti finanziari.
Utilizzare strumenti come i CDS (Credit Default Swaps) per coprire il rischio di default sovrano o di inadempienza contrattuale può azzerare il rischio economico pur non impattando su quello strategico complessivo.
Ultimo consiglio ma sicuramente lo sapete già meglio di me è fondamentale creare un fondo di emergenza dedicato per gestire eventuali perdite legate a rischi politici, in modo da garantire la continuità aziendale.
Ogni approccio dovrebbe essere adattato al contesto specifico dell’azienda, alla natura dell’investimento e al livello di rischio percepito nel paese di interesse ma, sopra tutto, va gestito insieme a Partner con un'esperienza specifica nel settore perché in ambito internazionale improvvisare è sinonimo di fallire.
