L'assicurazione del Key Man: cos’è, come funziona e perché è utile

26.11.25 19:45 - Comment(s) - By Massimo Ciprandi

L’asso dell’azienda non si lascia scoperto ovvero perché la polizza Key Man salva la continuità quando tutto vacilla

Immagina un’azienda come una piccola orchestra jazz: pochi musicisti, ognuno indispensabile. 

Se il sassofonista che tiene insieme le armonie sparisse all’improvviso la melodia si sfilaccerebbe, il ritmo inciamperebbe e l’intero ensemble andrebbe fuori tempo. 

Nel mondo delle imprese quel “sassofonista” è spesso un fondatore, un dirigente strategico, un commerciale che conosce i clienti uno per uno, o un tecnico con competenze rare. 

La polizza Key Man nasce precisamente per questo: per evitare che l’azienda cada nel silenzio quando il suo talento decisivo viene a mancare, temporaneamente o definitivamente.

La logica è semplice ma profonda. Le imprese non si reggono solo sui macchinari o sui bilanci ma su persone la cui perdita può creare un vuoto enorme.

La polizza Key Man è una copertura che tutela l’azienda in caso di morte, invalidità o inabilità temporanea della persona considerata “fondamentale”. 

È l’azienda stessa non la persona fisica ad essere beneficiaria e riceve un capitale che serve a coprire i costi imprevisti, mantenere la continuità operativa o finanziare l’innesto di nuove competenze.

Il valore interessante, quasi nascosto, è che questa forma assicurativa mette nero su bianco un fatto a volte ignorato: ciò che rende un’impresa fragile non sono solo i mercati o la concorrenza ma la dipendenza da individui insostituibili. 

Pensare alla Key Man significa costringersi a mappare queste dipendenze quasi come se si disegnasse una mappa dei flussi vitali dell’azienda. Molte aziende scoprono mentre si pongono la domanda “chi è davvero indispensabile?” che la propria struttura rischia più di quanto credessero.

Dal punto di vista operativo la polizza funziona in modo simile a una normale copertura vita o infortuni ma con una differenza cruciale: il soggetto assicurato è la persona chiave mentre il contraente e il beneficiario è l’azienda. 

Il capitale assicurato viene scelto per coprire i mancati ricavi, i costi di sostituzione, eventuali penali contrattuali o gli extra costi necessari per riorganizzarsi. 

In alcuni casi, la Key Man svolge anche un ruolo nelle trattative bancarie: gli istituti di credito apprezzano questa forma di protezione perché riduce il rischio operativo dell’impresa e rende più robusta la sua affidabilità finanziaria.

Naturalmente non esiste una definizione universale di “persona chiave”, ogni realtà ha le sue fragilità specifiche. 

Un artigiano tecnologico può dipendere da un unico sviluppatore geniale; un’azienda commerciale può essere tenuta in piedi da un venditore che macina fatturati grazie alla fiducia personale dei clienti; una start-up spesso vive nella mente del fondatore con tutto l’ecosistema che lo circonda. 

La polizza Key Man ha senso quando la perdita di quella persona produrrebbe un danno economico tangibile e misurabile. 

Non si tratta di romanticismo aziendale ma di pragmatismo.

Esiste però anche un lato culturale che non andrebbe trascurato. Una Key Man ben strutturata comunica internamente una filosofia di responsabilità e continuità: l’azienda riconosce l’importanza delle sue figure determinanti e, allo stesso tempo, dichiara di voler sopravvivere anche agli imprevisti. 

E' un modo per dire ai collaboratori, agli investitori e ai partner che l’impresa ha pensato al “piano B” senza illudersi di essere invulnerabile.

In un’epoca in cui le aziende sono fatte sempre più di conoscenze e relazioni l’assicurazione Key Man è un piccolo monumento alla consapevolezza del rischio. 

Protegge i bilanci ma soprattutto accelera la maturità dell’impresa ricordando che nessun musicista dovrebbe essere lasciato senza una rete mentre tiene in piedi l’intera melodia. 

Come ogni buona strategia di continuità non elimina l’incertezza ma la rende semplicemente meno terrificante, lasciando l’azienda libera di continuare a suonare.


Quanto assicurare?

La somma assicurata serve a compensare l'impatto economico negativo derivante dalla perdita o dall'assenza della persona fondamentale per il business. È il valore economico del "danno" che l'azienda subirebbe se venisse a mancare la persona chiave.

Questa cifra deve coprire:
Costi diretti di sostituzione (selezione, assunzione e formazione di un nuovo manager);
Perdita temporanea di fatturato o riduzione dei profitti dovuti alla sua assenza;
Eventuale perdita di fiducia da parte di clienti, fornitori o investitori;
Rimborsi di debiti o finanziamenti in cui la persona chiave è garante;
Eventuali impegni verso soci o azionisti (es. liquidazione quote in caso di morte del socio operativo).


Non esiste un metodo unico per il calcolo, le compagnie e i consulenti usano diversi criteri in base al tipo di azienda e al ruolo del key man:
Metodo del reddito (Income approach)
Si prende come base il reddito annuo lordo del key man.
Si moltiplica per un fattore (generalmente 3-5 volte, in alcuni casi fino a 10).
Esempio: reddito annuo €100.000 → somma assicurata tra €300.000 e €500.000.
Metodo del profitto (Profit approach)
Si calcola il margine di profitto netto generato o influenzato dal key man.
Si moltiplica per un certo numero di anni (tipicamente 2-5).
Esempio: profitto attribuibile al key man €200.000/anno × 4 anni = €800.000.
Metodo dei costi di sostituzione (Replacement cost)
Si stimano i costi per trovare, assumere e formare un sostituto (headhunting, indennità di ingresso, formazione, perdita temporanea di efficienza).
Si sommano eventuali costi aggiuntivi legati alla perdita di rapporti commerciali.Metodo del valore aziendale (Business valuation)

Se il key man è socio fondatore o dirigente strategico, la somma può essere proporzionata alla quota di valore dell’azienda che dipende da lui.

In sintesi
La somma assicurata non è standardizzata: dipende da ruolo, settore, dimensione aziendale e impatto economico del key man.
In genere, si parte da un minimo di 3-5 volte la retribuzione annua, integrata con i costi di sostituzione e le perdite stimate.

Massimo Ciprandi

Massimo Ciprandi

CEO Aegis Intermedia
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