La rivalsa, un mistero che si svela sempre quando è tardi; scopriamo cosa sia e come funzion
La rivalsa in ambito assicurativo è il diritto che una compagnia assicurativa può esercitare per recuperare quanto ha pagato a titolo di risarcimento, agendo contro il responsabile del danno oppure – in certi casi – contro il proprio assicurato, quando si verificano determinate condizioni.
Solitamente se ne parla in due ambiti:
Rivalsa verso terzi (diritto di surroga)
Dopo aver risarcito l’assicurato, l’assicurazione può "surrogarsi" nei suoi diritti, e quindi agire contro il responsabile dell’evento per recuperare le somme pagate.
Esempio:
Tizio subisce un danno in un incidente stradale causato da Caio.
L’assicurazione di Tizio lo risarcisce.
Poi l’assicurazione di Tizio si rivarrà su Caio, per recuperare la somma pagata.
Questo è previsto dall’art. 1916 del Codice Civile.
Rivalsa contro l'assicurato
In alcune polizze, soprattutto RC auto, la compagnia può chiedere all'assicurato il rimborso totale o parziale di quanto ha pagato, se l’assicurato ha violato certe condizioni previste dalla polizza o dalla legge.
Casi tipici:
Guida in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti
Guida senza patente valida
Veicolo non revisionato
Trasporto non conforme (es. troppi passeggeri)
Esempio:
Mario causa un incidente, ma guida in stato di ebbrezza.
L’assicurazione paga i danni alla vittima (perché è obbligata a farlo).
Poi esercita la rivalsa su Mario, chiedendogli di rimborsare tutto o parte del risarcimento.
Esistono tuttavia delle clausole che limitano questa possibilità con una specifica clausola di rinuncia alla rivalsa
Alcune compagnie offrono (a pagamento) una “rinuncia alla rivalsa”, che limita o annulla questo diritto della compagnia contro l'assicurato, anche in presenza di colpa grave.
È molto utile in RC auto per evitare brutte sorprese, ma va letta con attenzione: spesso prevede limiti di massimale (es. “fino a 10.000 euro”) o esclude alcuni comportamenti (es. guida drogato).
In sintesi:
Tipo di rivalsa | Contro chi? | Quando si applica? |
Verso terzi (surroga) | Il responsabile del danno | Dopo che l’assicurazione ha risarcito l’assicurato |
Contro l’assicurato | Il proprio cliente | In caso di violazioni (es. guida in stato di ebbrezza) |
Facciamo qualche esempio pratico per capire meglio.
Esempio 1 – Rivalsa per guida in stato di ebbrezza
Scenario:
Luigi guida la sua auto con un tasso alcolemico oltre i limiti di legge.
Causa un incidente e ferisce un motociclista.
La compagnia assicurativa di Luigi paga 50.000 euro alla vittima.
Cosa succede:
L’assicurazione paga la vittima per obbligo di legge (RC auto è obbligatoria).
Poi esercita rivalsa su Luigi, chiedendogli il rimborso totale o parziale dell’importo pagato, in quanto guidava in stato di ebbrezza, cosa espressamente vietata dal contratto di assicurazione.
Esempio 2 – Rivalsa per guida senza patente
Scenario:
Marco presta la sua auto al cugino, che però non ha la patente.
Il cugino provoca un incidente con danni per 30.000 euro.
Cosa succede:
La compagnia rimborsa i danni, ma poi si rivale su Marco, che ha consentito a un soggetto non abilitato di guidare il veicolo.
Potrebbe anche rivalersi sul conducente se lo ritiene corresponsabile.
Esempio 3 – Rivalsa limitata da clausola
Scenario:
Giulia causa un incidente mentre guida con un tasso alcolemico appena sopra il limite.
Aveva stipulato una polizza con "rinuncia alla rivalsa per guida in stato di ebbrezza fino a 1,5 g/l", con massimale di 10.000 euro.
Cosa succede:
La compagnia paga i danni come da RC auto.
In teoria avrebbe diritto di rivalsa.
Ma grazie alla clausola di rinuncia alla rivalsa, l'assicurazione non può chiederle il rimborso, fino al limite dei 10.000 euro.
Se però i danni fossero stati 30.000 €, Giulia dovrà pagare i restanti 20.000 €.
Esempio 4 – Rivalsa per trasporto irregolare
Scenario:
Fabio guida una city car omologata per 4 persone ma trasporta 6 passeggeri.
Durante la marcia, ha un incidente in cui uno dei passeggeri seduti senza cintura subisce lesioni gravi.
Cosa succede:
La compagnia rimborsa i danni alle persone coinvolte.
Poi può rivalersi su Fabio per aver violato il codice della strada e il contratto, trasportando passeggeri in modo non conforme.
Esempio 5 – Rivalsa per omessa revisione
Scenario:
L’auto di Alessandra ha la revisione scaduta da 8 mesi.
Lei causa un sinistro grave.
Cosa succede:
Se nel contratto assicurativo è presente una clausola che prevede rivalsa in caso di veicolo non revisionato, la compagnia può chiedere ad Alessandra di rimborsare parte del risarcimento.
Tuttavia, se non c'è una relazione diretta tra mancanza di revisione e l’incidente, molte compagnie non esercitano la rivalsa, o lo fanno solo in misura limitata.
🔍 In conclusione:
La compagnia assicurativa paga sempre i terzi danneggiati, ma può rivalersi sull’assicurato in questi casi:
Caso | Rivalsa possibile? | Note |
Guida in stato di ebbrezza | ✅ | Quasi sempre totale |
Guida senza patente | ✅ | Sempre prevista |
Revisione scaduta | ✅/❌ | Dipende dalla polizza e dalle circostanze |
Trasporto irregolare | ✅ | Se fuori dalle norme di legge |
Guida con patente scaduta da poco | ✅/❌ | Alcune compagnie non rivalgono |
Ecco alcuni consigli pratici per tutelarti e ridurre il rischio di rivalsa (totale o parziale) nella tua polizza RC Auto:
1. Verifica se la tua polizza prevede la “rinuncia alla rivalsa”
Questa clausola, attivabile a pagamento, esclude o limita il diritto dell’assicurazione di rivalersi in caso di sinistro causato da errori come ebbrezza, patente scaduta, revisione mancante, sovraccarico etc…
Può essere:
Totale: elimina ogni rischio di rivalsa in certi casi.
Parziale: impone un tetto massimo (ad esempio €3 000–5 000) .
Solo primo sinistro: efficace soltanto per il primo evento dannoso annuo.
2. Controlla i limiti e le esclusioni
Alcuni comportamenti non sono mai coperti, nemmeno con la rinuncia: guida sotto effetto di droghe, partecipazione a gare o reati gravi .
Leggi attentamente il set informativo e le condizioni contrattuali per sapere esattamente cosa è protetto e cosa no.
3. Valuta l’impatto sul premio
L’opzione può costare circa 1–5% in più sul premio totale.
Confronta bene i preventivi: se il costo è contenuto, ne può valere la pena per la tranquillità che offre.
4. Adatta la copertura al profilo dei guidatori
Se alla guida ci sono neopatentati o persone che guidano raramente, la rinuncia alla rivalsa è particolarmente utile—anche per evitare problemi se dimenticano di includere il guidatore nel contratto.
In famiglie con più guidatori, specifica sempre chi può guidare e a quali condizioni.
5. Valuta garanzie complementari
Alcune compagnie offrono una copertura per colpa grave o un’opzione “zero regresso”: è simile alla rinuncia alla rivalsa, adatta per errori come distrazioni o negligenza grave.
Chiedi se sono disponibili soluzioni modulari per tornare sempre alla tranquilla.
6. Mantieni il veicolo e i documenti in regola
Effettua la revisione nei tempi.
Controlla regolarmente patentе, assicurazione, libretto e limiti di carico.
Evita di prestare l’auto a persone non abilitate o non previste nella polizza.
7. Guida sempre responsabilmente
Evita abuso di alcool, farmaci, droghe e distrazioni alla guida.
Ricorda: anche un piccolo errore può attivare la rivalsa, soprattutto se c’è negligenza o infrazione grave.
In sintesi:
Controlla se la rinuncia alla rivalsa è inclusa o puoi attivarla.
Leggi bene le esclusioni per capire cosa copre davvero.
Valuta il costo aggiuntivo rispetto alla tua tranquillità.
Adatta la polizza al tuo profilo e ai tuoi guidatori.
Sii sempre puntuale con scadenze e documenti.
Guida in modo attento e responsabile.
Con questi accorgimenti, potrai evitare spiacevoli sorprese e guidare con maggiore serenità, sapendo di essere protetto anche in caso di errori.
