La tutela legale penale in ambito edile

07.05.25 11:49 - Comment(s) - By Massimo Ciprandi

Cantieri & manette; i rischi penali dell'Imprenditore Edile

Nella gestione di un appalto edile, i rischi legali penali sono molteplici e possono coinvolgere diverse figure: il committente, il direttore dei lavori, il coordinatore per la sicurezza, il datore di lavoro dell’impresa appaltatrice e i subappaltatori.


Vediamo di seguito alcune fattispecie di sinistri che abbiamo trattato negli anni.

 1. Infortuni sul lavoro e omicidio colposo

Art. 589 e 590 c.p. (omicidio colposo e lesioni colpose aggravate)

Scatta quando un lavoratore si infortuna gravemente o muore a causa di violazioni delle norme di sicurezza (D.Lgs. 81/2008).

Responsabilità anche del committente e del direttore dei lavori se omettono controlli o ignorano situazioni pericolose.


 2. Violazione delle norme sulla sicurezza nei cantieri

D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza) prevede sanzioni penali per:

Mancata redazione o aggiornamento del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC)

Omessa nomina del coordinatore per la sicurezza

Mancata formazione dei lavoratori

Mancanza dei dispositivi di protezione individuale (DPI)

Reati perseguibili anche d'ufficio.


 3. Abusivismo edilizio

Art. 44 D.P.R. 380/2001 (Testo Unico Edilizia)

Esempi:

Costruzione senza permesso di costruire

Violazioni delle norme urbanistiche

Lavori difformi dal progetto approvato

 

4. Truffa e falsi

Art. 640 c.p. (truffa)

Ad es. in caso di false attestazioni per ottenere contributi pubblici.

Art. 483 c.p. (falsità ideologica in atto pubblico)

Dichiarazioni mendaci nei documenti di cantiere o nel DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva)

 

5. Reati ambientali

D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale)

Smaltimento illecito di rifiuti da cantiere

Inquinamento del suolo o delle falde acquifere

Reati gravi con pene anche detentive.

 

6. Responsabilità amministrativa da reato (D.Lgs. 231/2001)

Se l’impresa commette un reato penale (es. infortunio grave), anche la società può essere sanzionata (multe, interdizioni).

Occorre adottare un modello 231 per ridurre il rischio.

 

7. Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro

Art. 603-bis c.p.

Se nel cantiere si impiegano lavoratori senza contratto, sottopagati o in condizioni degradanti → rischio di reato per caporalato.

 

8. Subappalto non autorizzato

Violazioni della normativa sugli appalti pubblici (D.Lgs. 50/2016) o del capitolato d’appalto possono portare a responsabilità penali se accompagnate da frodi.


Questi reati possono comportare:

Arresti e condanne penali

Sospensione dell’attività imprenditoriale

Esclusione da bandi pubblici


Nel caso di appalti pubblici, ai rischi penali tipici della gestione di un cantiere (già visti) si aggiungono reati specifici contro la Pubblica Amministrazione e violazioni del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023).


Ecco i principali rischi penali legati agli appalti pubblici:

1. Corruzione e concussione

Art. 318 c.p. – Corruzione per l’esercizio della funzione

Art. 319 c.p. – Corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio

Art. 317 c.p. – Concussione

Riguarda tangenti o favori in cambio di:

aggiudicazioni irregolari,

varianti in corso d’opera non giustificate,

omessa vigilanza su lavori non conformi.

 

2. Turbativa d’asta

Art. 353 c.p. (turbata libertà degli incanti)

Include comportamenti come:

accordi illeciti tra concorrenti,

minacce o frodi per alterare la gara,

condizionamento della commissione di gara.


3. Frode nelle pubbliche forniture

Art. 356 c.p.

Esempio tipico: uso di materiali scadenti, difformi dal capitolato o lavori incompleti spacciati per ultimati.

Comporta gravi responsabilità sia per l'appaltatore che per eventuali funzionari collusi.

 

4. Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche

Art. 640-bis c.p.

Esempi:

dichiarazioni false per accedere a finanziamenti o contributi pubblici legati all’appalto,

falsi stati di avanzamento lavori (SAL) per ottenere pagamenti anticipati.


5. Abuso d’ufficio

Art. 323 c.p.

Coinvolge funzionari pubblici, ma anche imprenditori se concorrono nell’illecito (es. conoscenze per ottenere affidamenti diretti illegittimi).


6. Falso ideologico e materiale

Art. 479 c.p. (falso in atto pubblico)

Include:

certificazioni false sullo stato dei lavori,

verbali manipolati,

attestazioni non veritiere (DURC, SOA, dichiarazioni antimafia).


7. Subappalti illeciti o frazionamento artificioso

Sanzionati penalmente quando:

superano i limiti normativi senza autorizzazione,

servono per eludere la normativa antimafia o i controlli ANAC.


8. Responsabilità penale dell’ente (D.Lgs. 231/2001)

I reati sopra elencati possono far scattare anche la responsabilità amministrativa dell’impresa coinvolta, con sanzioni come:

interdizione dagli appalti pubblici,

confisca del profitto,

multe fino a milioni di euro.


9. Infiltrazioni mafiose e violazioni della normativa antimafia

D.Lgs. 159/2011

Se l’appaltatore (o i subappaltatori) hanno legami diretti o indiretti con la criminalità organizzata, scattano:

interdittive antimafia

revoca dell’appalto

procedimenti penali per concorso esterno o reimpiego di capitali illeciti.

 

In definitiva possiamo dire che l’attività edile è una delle maggiormente soggette a rischi penali che insistono particolarmente sulle figure apicali dell’azienda e per questo suggeriamo di garantirsi con un’assicurazione di tutela legale tagliata su misura per fornire copertura alle spese legali ma anche a tutti i costi accessori necessari a mettere in piedi una difesa funzionale.

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Massimo Ciprandi

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