Come funziona, cosa copre e quali sono le problematiche di RC professionale nelle società di recupero crediti.
La RC professionale per le società di recupero crediti è una polizza assicurativa pensata per tutelare queste aziende dai rischi connessi alla loro attività, che è delicata perché mette insieme aspetti legali, economici e reputazionali.
Vediamo nel dettaglio come funziona e cosa copre.
1. Cos’è
È una copertura di Responsabilità Civile Professionale, serve a proteggere la società quando un cliente, un debitore o un terzo subisce un danno (patrimoniale, economico o d’immagine) a causa di errori, omissioni o comportamenti scorretti nello svolgimento dell’attività di recupero crediti.
2. Rischi tipici coperti
Nell’attività di recupero crediti i rischi principali sono:
Errori di procedura: ad esempio una notifica fatta male, la prescrizione di un credito per ritardo, oppure un pignoramento avviato senza i requisiti di legge.
Violazioni della privacy: gestione scorretta dei dati sensibili dei debitori.
Comportamenti illeciti dei dipendenti o collaboratori: telefonate moleste, minacce, pressioni indebite, linguaggio non conforme al codice deontologico.
Errata rendicontazione: errori nei conteggi, somme richieste in più o in meno.
Diffamazione o danno all’immagine: per esempio, contattare indebitamente un datore di lavoro o dei parenti del debitore.
3. Cosa rimborsa
La compagnia può farsi carico di:
Risarcimenti ai terzi (il cliente che ha affidato il recupero, o il debitore se danneggiato).
Spese legali di difesa, anche se la causa finisce bene (copertura di tutela legale integrata o a rimborso).
Danni patrimoniali puri: perdite economiche che non derivano da un danno materiale a cose o persone, ma solo da un errore professionale (es. perdita del credito per prescrizione).
4. Esclusioni tipiche
Come tutte le RC professionali, non copre:
Atti dolosi (es. minacce intenzionali).
Multe, sanzioni amministrative e penali.
Attività non dichiarate in polizza (se, ad esempio, la società fa anche consulenza legale senza averlo segnalato).
Insolvenza della società stessa (se non riesce a pagare stipendi o fornitori, quello non è coperto).
5. Caratteristiche tecniche
Forma claims made: significa che copre i sinistri denunciati durante il periodo di validità della polizza, anche se l’errore è stato commesso in passato (entro certi limiti).
Massimale: di solito da 250.000 fino a diversi milioni di euro, a seconda della dimensione della società e del portafoglio clienti.
Retroattività: è importante, perché consente di coprire errori fatti prima della stipula ma denunciati dopo.
Postuma: copertura per le richieste arrivate dopo la cessazione dell’attività.
6. Perché è cruciale
Le società di recupero crediti operano in un campo molto sensibile, spesso con debitori che possono sentirsi vessati o lesi nei propri diritti. Basta una procedura mal gestita per scatenare contenziosi costosi e dannosi per l’immagine. Una polizza RC professionale serve non solo a tutelare il bilancio, ma anche a dare credibilità presso i clienti (banche, finanziarie, utility) che affidano i crediti da recuperare.
Ecco qualche esempio concreto per rendere più chiaro come funziona una RC professionale per società di recupero crediti.
Caso 1 – Prescrizione del credito
Una banca affida a una società il recupero di un credito. La società avvia la pratica ma, per un errore procedurale, lascia trascorrere i termini di legge e il credito si prescrive.
Conseguenza: la banca non può più riscuotere nulla e chiede il risarcimento alla società.
Polizza: copre il danno patrimoniale subito dalla banca (il credito perso), nei limiti del massimale.
Caso 2 – Violazione della privacy
Un collaboratore chiama il debitore sul posto di lavoro e, parlando con i colleghi, rivela la sua situazione debitoria. Il debitore si ritiene diffamato e agisce per danno alla reputazione.
Conseguenza: richiesta di risarcimento per danno d’immagine.
Polizza: interviene a coprire l’importo liquidato e le spese legali di difesa.
Caso 3 – Errato conteggio degli interessi
La società richiede al debitore una somma superiore al dovuto per via di un calcolo sbagliato degli interessi moratori. Il debitore fa causa, dimostrando l’errore.
Conseguenza: oltre alla correzione della somma, si configura un danno patrimoniale.
Polizza: copre la differenza richiesta in eccesso e le spese legali sostenute.
Caso 4 – Condotta scorretta di un collaboratore
Un addetto al recupero, pur senza autorizzazione della società, usa toni aggressivi e minacciosi con un debitore. Il debitore denuncia la società.
Conseguenza: richiesta di risarcimento per danno morale e psicologico.
Polizza: copre la responsabilità civile della società per il comportamento del dipendente (purché non fosse un atto doloso direttamente voluto dalla società).
Caso 5 – Comunicazione errata al cliente
La società comunica a un cliente aziendale di aver recuperato una certa somma, ma per errore ne versa una parte minore. Il cliente si accorge della discrepanza e pretende la differenza.
Conseguenza: perdita economica per la società.
Polizza: copre l’errore di rendicontazione e rimborsa al cliente l’importo non accreditato.
Questi scenari mostrano che il rischio non è solo “il debitore arrabbiato”, ma anche errori tecnici, burocratici e amministrativi che possono costare molto caro.
Vediamo insieme come variano i costi della polizza in base alla dimensione della società e al tipo di crediti che recupera (banche, bollette, piccole fatture)?
Analizziamo da cosa dipende il premio della RC professionale per una società di recupero crediti e come si muovono i numeri nella pratica.
Userò esempi concreti e leve che puoi manovrare per abbassare il costo.
Fattori che guidano il premio
Fatturato assicurato
È il driver principale: più pratiche gestisci/più ricavi → più esposizione.
Tipico: premio espresso come percentuale su scaglioni di fatturato.
Mix di portafoglio (chi sono i tuoi committenti e quali crediti)
B2C/retail (banche al consumo, telco, utility): rischio più alto (privacy, pratiche aggressive contestate, volumi enormi).
B2B (fatture commerciali): in media rischio più basso, ma occhio ai contenziosi su calcoli/interessi.
Crediti “secured” (garantiti) vs unsecured: gli unsecured generano più contenzioso.
Stadio del recupero:
Stragiudiziale: rischio medio (privacy/comunicazioni).
Giudiziale/esecutivo: rischio più alto (vizi procedurali, prescrizione, pignoramenti).
Massimale e franchigia
Massimali più alti = premio più alto.
Franchigia/SIR (la parte a tuo carico) più alta = premio più basso.
Retroattività e postuma
Retroattività ampia (es. 5–10 anni) alza il premio.
Postuma (es. 3–5 anni) utile per cessazione/cessione attività; incide in % sul premio annuo.
Sinistrosità pregressa
Frequenza (quanti sinistri) e severità (quanto hanno pagato). Una coda lunga di sinistri spinge su il premio o la franchigia.
Controlli interni & compliance
Procedure scritte, formazione staff, registrazione chiamate, doppia verifica delle notifiche, GDPR by design, audit interni, KPI di qualità.
Più solide sono le misure → migliore trattativa sul tasso.
Outsourcing/subappalto
Se deleghi ad agenzie terze, l’assicuratore chiede clausole contrattuali di manleva e verifica dell’assicurazione dei fornitori. In assenza, sovrappremio.
Ambito territoriale
Operatività su più Paesi UE o extra-UE → maggiore complessità legale → premio più alto.
Garanzie accessorie
Tutela legale ampliata, cyber/data breach (spesso consigliata per call center e grandi volumi), RCO (dipendenti) e RC conduzione locali se vuoi pacchetti unici.
Forbici di premio (ordini di grandezza)
Sono range indicativi che vedo sul mercato per l’Italia, variabili per compagnia e profilo di rischio. Servono a posizionarti, non come listino.
Micro/Small (fatturato fino a ~€1 mln, portafoglio misto, pochi giudiziali)
Massimale €500k–€1 mln, franchigia €2k–€10k
Premio indicativo: €2.000–€7.000 annui
Mid (fatturato ~€1–5 mln, B2C prevalente, parte giudiziale)
Massimale €1–3 mln, franchigia €5k–€25k
Premio indicativo: €7.000–€30.000 annui
Large/Enterprise (fatturato >€5 mln, grandi mandanti, volumi massivi)
Massimale €3–10 mln+, franchigia €10k–€100k
Premio indicativo: €30.000–€150.000+ annui
Nota: una retroattività di 5 anni può aggiungere un +10–25%, una postuma 3 anni un +15–30% (ordini di grandezza).
Esempi numerici rapidi
Esempio A – Società small B2B
Fatturato €800k; 90% stragiudiziale B2B; nessun sinistro negli ultimi 5 anni; call recording completo.
Richiesta: massimale €1 mln; franchigia €5k; retro 3 anni; postuma 3 anni.
Premio plausibile: €3.500–€5.500.
Esempio B – Società mid B2C/utility
Fatturato €2,5 mln; 70% B2C (telco/utility), 30% bancaria; 2 sinistri piccoli in 3 anni; parte giudiziale.
Richiesta: massimale €2 mln; franchigia €10k; retro 5 anni; postuma 3 anni; estensione tutela legale.
Premio plausibile: €12.000–€22.000.
Esempio C – Società large con giudiziale spinto
Fatturato €8 mln; portafoglio retail bancario; contenzioso frequente; outsourcing 20% senza call recording dei partner.
Richiesta: massimale €5 mln; franchigia €25k; retro 10 anni; postuma 5 anni; estensione cyber.
Premio plausibile: €55.000–€100.000+.
Leve pratiche per abbassare il premio (senza scoprirsi)
Aumenta leggermente la franchigia: spesso -10/-20% di premio per step.
Segmenta il portafoglio in polizza: distingue B2B/B2C e giudiziale/stragiudiziale con sotto-limiti → tasso medio più basso.
Protocolli privacy & audit documentati: registro formazione, checklist GDPR, DPIA dove serve.
Call recording + QA su campionamento minimo (es. 5–10% delle chiamate).
Contratti con i subfornitori: obbligo di RC professionale e manleva; allega attestati in trattativa.
Retroattività mirata: evita “illimitata” se non giustificata dal track record; negozia 5 anni reali.
Dati di qualità: porta KPI (tasso reclami, cause perse/vinte, tempi medi, percentuale vizi procedurali). Gli assicuratori premiano chi misura.
Checklist da portare in trattativa
Descrizione dell’attività (percentuali B2B/B2C, stragiudiziale/giudiziale, aree geografiche).
Volumi: pratiche/anno, ticket medio, aging medio dei crediti.
Processi: notifiche, verbalizzazioni, doppie verifiche.
Privacy & sicurezza: registro trattamenti, DPO (se presente), misure tecniche, call recording.
Outsourcing: percentuale, contratti, coperture dei partner.
Sinistri/reclami degli ultimi 5–7 anni: frequenza/severità e azioni correttive.
Massimale desiderato, franchigia accettabile, retro/postuma richieste.
Eventuali estensioni (tutela legale, cyber, RCO/operai, RC conduzione locali).
La nostra società è specializzata in questo tipo di rischio da anni, vantiamo in portafoglio oltre cinquanta aziende che si occupano di recupero crediti ed informazioni commerciali.
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