La RC Professionale delle società di Recupero Crediti

11.09.25 08:04 - Comment(s) - By Massimo Ciprandi

Come funziona, cosa copre e quali sono le problematiche di RC professionale nelle società di recupero crediti.

La RC professionale per le società di recupero crediti è una polizza assicurativa pensata per tutelare queste aziende dai rischi connessi alla loro attività, che è delicata perché mette insieme aspetti legali, economici e reputazionali. 

Vediamo nel dettaglio come funziona e cosa copre.
1. Cos’è
È una copertura di Responsabilità Civile Professionale, serve a proteggere la società quando un cliente, un debitore o un terzo subisce un danno (patrimoniale, economico o d’immagine) a causa di errori, omissioni o comportamenti scorretti nello svolgimento dell’attività di recupero crediti.
2. Rischi tipici coperti
Nell’attività di recupero crediti i rischi principali sono:
Errori di procedura: ad esempio una notifica fatta male, la prescrizione di un credito per ritardo, oppure un pignoramento avviato senza i requisiti di legge.
Violazioni della privacy: gestione scorretta dei dati sensibili dei debitori.
Comportamenti illeciti dei dipendenti o collaboratori: telefonate moleste, minacce, pressioni indebite, linguaggio non conforme al codice deontologico.
Errata rendicontazione: errori nei conteggi, somme richieste in più o in meno.
Diffamazione o danno all’immagine: per esempio, contattare indebitamente un datore di lavoro o dei parenti del debitore.
3. Cosa rimborsa
La compagnia può farsi carico di:
Risarcimenti ai terzi (il cliente che ha affidato il recupero, o il debitore se danneggiato).
Spese legali di difesa, anche se la causa finisce bene (copertura di tutela legale integrata o a rimborso).
Danni patrimoniali puri: perdite economiche che non derivano da un danno materiale a cose o persone, ma solo da un errore professionale (es. perdita del credito per prescrizione).
4. Esclusioni tipiche
Come tutte le RC professionali, non copre:
Atti dolosi (es. minacce intenzionali).
Multe, sanzioni amministrative e penali.
Attività non dichiarate in polizza (se, ad esempio, la società fa anche consulenza legale senza averlo segnalato).
Insolvenza della società stessa (se non riesce a pagare stipendi o fornitori, quello non è coperto).
5. Caratteristiche tecniche
Forma claims made: significa che copre i sinistri denunciati durante il periodo di validità della polizza, anche se l’errore è stato commesso in passato (entro certi limiti).
Massimale: di solito da 250.000 fino a diversi milioni di euro, a seconda della dimensione della società e del portafoglio clienti.
Retroattività: è importante, perché consente di coprire errori fatti prima della stipula ma denunciati dopo.
Postuma: copertura per le richieste arrivate dopo la cessazione dell’attività.
6. Perché è cruciale
Le società di recupero crediti operano in un campo molto sensibile, spesso con debitori che possono sentirsi vessati o lesi nei propri diritti. Basta una procedura mal gestita per scatenare contenziosi costosi e dannosi per l’immagine. Una polizza RC professionale serve non solo a tutelare il bilancio, ma anche a dare credibilità presso i clienti (banche, finanziarie, utility) che affidano i crediti da recuperare.

Ecco qualche esempio concreto per rendere più chiaro come funziona una RC professionale per società di recupero crediti.
Caso 1 – Prescrizione del credito
Una banca affida a una società il recupero di un credito. La società avvia la pratica ma, per un errore procedurale, lascia trascorrere i termini di legge e il credito si prescrive.
Conseguenza: la banca non può più riscuotere nulla e chiede il risarcimento alla società.
Polizza: copre il danno patrimoniale subito dalla banca (il credito perso), nei limiti del massimale.

Caso 2 – Violazione della privacy
Un collaboratore chiama il debitore sul posto di lavoro e, parlando con i colleghi, rivela la sua situazione debitoria. Il debitore si ritiene diffamato e agisce per danno alla reputazione.
Conseguenza: richiesta di risarcimento per danno d’immagine.
Polizza: interviene a coprire l’importo liquidato e le spese legali di difesa.

Caso 3 – Errato conteggio degli interessi 
La società richiede al debitore una somma superiore al dovuto per via di un calcolo sbagliato degli interessi moratori. Il debitore fa causa, dimostrando l’errore.
Conseguenza: oltre alla correzione della somma, si configura un danno patrimoniale.
Polizza: copre la differenza richiesta in eccesso e le spese legali sostenute.

Caso 4 – Condotta scorretta di un collaboratore
Un addetto al recupero, pur senza autorizzazione della società, usa toni aggressivi e minacciosi con un debitore. Il debitore denuncia la società.
Conseguenza: richiesta di risarcimento per danno morale e psicologico.
Polizza: copre la responsabilità civile della società per il comportamento del dipendente (purché non fosse un atto doloso direttamente voluto dalla società).

Caso 5 – Comunicazione errata al cliente
La società comunica a un cliente aziendale di aver recuperato una certa somma, ma per errore ne versa una parte minore. Il cliente si accorge della discrepanza e pretende la differenza.
Conseguenza: perdita economica per la società.
Polizza: copre l’errore di rendicontazione e rimborsa al cliente l’importo non accreditato.

Questi scenari mostrano che il rischio non è solo “il debitore arrabbiato”, ma anche errori tecnici, burocratici e amministrativi che possono costare molto caro.

Vediamo insieme come variano i costi della polizza in base alla dimensione della società e al tipo di crediti che recupera (banche, bollette, piccole fatture)?

Analizziamo da cosa dipende il premio della RC professionale per una società di recupero crediti e come si muovono i numeri nella pratica. 
Userò esempi concreti e leve che puoi manovrare per abbassare il costo.
Fattori che guidano il premio
Fatturato assicurato
È il driver principale: più pratiche gestisci/più ricavi → più esposizione.
Tipico: premio espresso come percentuale su scaglioni di fatturato.
Mix di portafoglio (chi sono i tuoi committenti e quali crediti)
B2C/retail (banche al consumo, telco, utility): rischio più alto (privacy, pratiche aggressive contestate, volumi enormi).
B2B (fatture commerciali): in media rischio più basso, ma occhio ai contenziosi su calcoli/interessi.
Crediti “secured” (garantiti) vs unsecured: gli unsecured generano più contenzioso.
Stadio del recupero:
Stragiudiziale: rischio medio (privacy/comunicazioni).
Giudiziale/esecutivo: rischio più alto (vizi procedurali, prescrizione, pignoramenti).
Massimale e franchigia
Massimali più alti = premio più alto.
Franchigia/SIR (la parte a tuo carico) più alta = premio più basso.
Retroattività e postuma
Retroattività ampia (es. 5–10 anni) alza il premio.
Postuma (es. 3–5 anni) utile per cessazione/cessione attività; incide in % sul premio annuo.
Sinistrosità pregressa
Frequenza (quanti sinistri) e severità (quanto hanno pagato). Una coda lunga di sinistri spinge su il premio o la franchigia.
Controlli interni & compliance
Procedure scritte, formazione staff, registrazione chiamate, doppia verifica delle notifiche, GDPR by design, audit interni, KPI di qualità.
Più solide sono le misure → migliore trattativa sul tasso.
Outsourcing/subappalto
Se deleghi ad agenzie terze, l’assicuratore chiede clausole contrattuali di manleva e verifica dell’assicurazione dei fornitori. In assenza, sovrappremio.
Ambito territoriale
Operatività su più Paesi UE o extra-UE → maggiore complessità legale → premio più alto.
Garanzie accessorie
Tutela legale ampliata, cyber/data breach (spesso consigliata per call center e grandi volumi), RCO (dipendenti) e RC conduzione locali se vuoi pacchetti unici.

Forbici di premio (ordini di grandezza)
Sono range indicativi che vedo sul mercato per l’Italia, variabili per compagnia e profilo di rischio. Servono a posizionarti, non come listino.
Micro/Small (fatturato fino a ~€1 mln, portafoglio misto, pochi giudiziali)
Massimale €500k–€1 mln, franchigia €2k–€10k
Premio indicativo: €2.000–€7.000 annui
Mid (fatturato ~€1–5 mln, B2C prevalente, parte giudiziale)
Massimale €1–3 mln, franchigia €5k–€25k
Premio indicativo: €7.000–€30.000 annui
Large/Enterprise (fatturato >€5 mln, grandi mandanti, volumi massivi)
Massimale €3–10 mln+, franchigia €10k–€100k
Premio indicativo: €30.000–€150.000+ annui
Nota: una retroattività di 5 anni può aggiungere un +10–25%, una postuma 3 anni un +15–30% (ordini di grandezza).

Esempi numerici rapidi
Esempio A – Società small B2B
Fatturato €800k; 90% stragiudiziale B2B; nessun sinistro negli ultimi 5 anni; call recording completo.
Richiesta: massimale €1 mln; franchigia €5k; retro 3 anni; postuma 3 anni.
Premio plausibile: €3.500–€5.500.
Esempio B – Società mid B2C/utility
Fatturato €2,5 mln; 70% B2C (telco/utility), 30% bancaria; 2 sinistri piccoli in 3 anni; parte giudiziale.
Richiesta: massimale €2 mln; franchigia €10k; retro 5 anni; postuma 3 anni; estensione tutela legale.
Premio plausibile: €12.000–€22.000.
Esempio C – Società large con giudiziale spinto
Fatturato €8 mln; portafoglio retail bancario; contenzioso frequente; outsourcing 20% senza call recording dei partner.
Richiesta: massimale €5 mln; franchigia €25k; retro 10 anni; postuma 5 anni; estensione cyber.
Premio plausibile: €55.000–€100.000+.

Leve pratiche per abbassare il premio (senza scoprirsi)
Aumenta leggermente la franchigia: spesso -10/-20% di premio per step.
Segmenta il portafoglio in polizza: distingue B2B/B2C e giudiziale/stragiudiziale con sotto-limiti → tasso medio più basso.
Protocolli privacy & audit documentati: registro formazione, checklist GDPR, DPIA dove serve.
Call recording + QA su campionamento minimo (es. 5–10% delle chiamate).
Contratti con i subfornitori: obbligo di RC professionale e manleva; allega attestati in trattativa.
Retroattività mirata: evita “illimitata” se non giustificata dal track record; negozia 5 anni reali.
Dati di qualità: porta KPI (tasso reclami, cause perse/vinte, tempi medi, percentuale vizi procedurali). Gli assicuratori premiano chi misura.
Checklist da portare in trattativa
Descrizione dell’attività (percentuali B2B/B2C, stragiudiziale/giudiziale, aree geografiche).
Volumi: pratiche/anno, ticket medio, aging medio dei crediti.
Processi: notifiche, verbalizzazioni, doppie verifiche.
Privacy & sicurezza: registro trattamenti, DPO (se presente), misure tecniche, call recording.
Outsourcing: percentuale, contratti, coperture dei partner.
Sinistri/reclami degli ultimi 5–7 anni: frequenza/severità e azioni correttive.
Massimale desiderato, franchigia accettabile, retro/postuma richieste.
Eventuali estensioni (tutela legale, cyber, RCO/operai, RC conduzione locali).

La nostra società è specializzata in questo tipo di rischio da anni, vantiamo in portafoglio oltre cinquanta aziende che si occupano di recupero crediti ed informazioni commerciali.
Chiedici un’analisi senza impegno. Mettici alla prova.

Massimo Ciprandi

Massimo Ciprandi

CEO Aegis Intermedia
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